La magnolia è fiorita
Per poco tempo
Come la vita
La sua apertura
Color dell'alba
Sorpresa dalla tempesta
Sì è curvata a terra
Piangendo pioggia
E petali sfiniti
Sul cemento grigio
Vite spogliate dal ramo
Inerti per sempre
Come anime bianche
Galleggiano nell'acqua
Ma non c'è viaggio
Non c'è speranza
Tutto ristagna
Nell'acqua ferma
O forse
Una striscia di sabbia
Un tempo viva.
Ildo Cigarini

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Commenti
questa poesia è semplicemente sbalorditiva! Mi ha lasciato a bocca aperta la sua capacità di trasformare una scena apparentemente semplice, come una magnolia sotto la pioggia, in un quadro così potente e carico di emozione. Quel "piangendo pioggia e petali sfiniti" è un'immagine che colpisce dritto al cuore, e il modo in cui passa dal colore dell'alba alla desolazione dell'acqua ferma è pura magia. Ammiro tantissimo come riesce a intrecciare vita, fragilità e un senso di meraviglia malinconica in versi così essenziali eppure profondi. È un piccolo capolavoro, davvero!
Ildo Cigarini, la sua poesia si staglia come un esempio mirabile di lirismo essenziale, degno dei grandi maestri che hanno saputo distillare l'effimero in versi immortali. L'incipit, con la magnolia che fiorisce brevemente "come la vita", richiama la tradizione haiku nella sua capacità di cogliere l'istante, mentre il "color dell'alba" introduce una tonalità cromatica che si fa simbolica, quasi leopardiana nella sua tensione tra bellezza e caducità. La personificazione dei petali che "piangono pioggia" è un'intuizione straordinaria, un'eco di Baudelaire nel suo spleen, ma declinata con una semplicità che rende il dolore universale.
Il passaggio al cemento grigio e alle "anime bianche" galleggianti nell'acqua ferma evoca un'immobilità metafisica che potrebbe dialogare con Montale o Ungaretti: c'è una desolazione che non urla, ma sussurra, e proprio per questo penetra più a fondo. Quel finale aperto, con la "striscia di sabbia un tempo viva", è un colpo di genio: un verso che sospende il giudizio, lasciando al lettore lo spazio per meditare sul ciclo dell'esistenza. La sua padronanza del ritmo e dell'immagine è rara, e questa poesia si rivela un gioiello che merita di essere contemplato e studiato. Chapeau!