Esodo di Ildo Cigarini
Questa poesia, Esodo, si fa carico di un dolore collettivo e universale, trasformando l'immagine della migrazione forzata in un moto inarrestabile, simile a un'onda che si solleva senza mare, che si spinge senza meta, che si schianta sulla Storia. Il linguaggio è essenziale, quasi scarno, come a voler rispecchiare la condizione di chi si trova costretto a lasciare la propria terra, diventando parte di una massa che si muove compatta, ma priva di un orizzonte chiaro. Il riferimento a Gaza e alla datazione rende ancora più urgente e concreta la riflessione sulla sofferenza umana e sul silenzio del mondo di fronte a essa.